Non credo ci sia niente di male nell’avere una passione per il cazzo. Per carità, il membro maschile è ottimo in fregna e anche nel culo, ma succhiarlo mi dà un brivido di piacere in più. Confesso che la scopata non mi pare completa se non inizia o finisce con una bella succhiata di cazzo. E vi dirò di più: se mentre mi si scopano in altri buchi c’ho a portata di bocca un cazzo che avanza, farlo sparire in gola fino alle palle è un attimo. Questo per me è il massimo del godimento e spero di soddisfare le voglie grazie alla visibilità su questo sito, alla possibilità di spiegare quanto mi piace il cazzo.
Chiarito che tipo di troione sono e qual è la cosa che mi piace più di tutte in fatto di sesso, mi pare il caso di presentarmi anche con un nome. Mi chiamo Lucia, moglie pompinara di 46 anni ben portati. Sono originaria di una frazioncina di Agrigento ma da due anni vivo in città con mio marito, proprio alla ricerca di qualche cazzo nuovo da succhiare. Quelli del paese me li sono slinguazzati e ciucciati tutti, ne ho bevuta di sborra! Mio marito si era un po’ stancato delle frecciatine dei compaesani sulla moglie infedele, e abbiamo deciso di trasferirci qui. Lui per evitare i pettegolezzi, ma io l’ho assecondato contenta, con la speranza di fare nuovi incontri ad Agrigento e assaggiare qualche cazzo nuovo.
E sapete cosa ho scoperto? Il cazzo ruspante del paesello ha il suo fascino, ma quello civilizzato di città non mi dispiace affatto.
Il cazzo rurale sa di genuino, di vissuto: sapori e odori forti che restano impressi. La nerchia cittadina è curata, le palle depilate da succhiare a parte, da far entrare tutte in bocca come bignè farciti, dolci e profumate. La lingua scivola facilmente lungo l’asta, dalla cappella al culo, e il culo raffinato merita sempre una leccata e un’esplorazione, se all’uomo piace. Lo scroto e il buco del culo sono per il pompino come la ciliegina sulla torta; completano l’esperienza, di chi lecca e di chi è leccato.
Ma quello che mi attrae della città non è soltanto la raffinata qualità dei cazzi, è anche che si possono fare conoscenze sempre nuove, senza legami e senza vincoli: oggi lo succhio a te, domani a un altro e, se capita, te lo ri-succhio dopodomani. Ecco, questo è uno dei lati positivi delle città rispetto ai piccoli centri, dove la mentalità è più chiusa: gli uomini del paesello sono possessivi e non ti lasciano succhiare cazzi a destra e a manca. Magari sei una moglie infedele, ma devi essere fedele all’amante.
Una vera scocciatura, che rischiava di farmi perdere i cazzi migliori. Adesso non ci sono più i limiti così ristretti, e anche se in questi due anni di piselli ne ho visti e ne ho sleccazzati un bel po’, immagino che ci siano ancora tanti e tanti uomini disponibili per incontri a Agrigento. Poi, se qualcuno ben disposto e ben dotato avesse voglia di fare un salto in città dalle frazioni e dai paesini, ben venga… in bocca, e anche sulle tettone, ma solo dopo che lo avrò spompinato a dovere.
Non so se sono stata chiara, meglio che lo dica di nuovo: mi piace il cazzo! Se siete cazzo-muniti, fatevi avanti. Ce n’è per tutti. L’età non è così importante, più che altro mi interessa la potenza del getto di sborra e la quantità: trovo triste, dopo tanta passione messa nel ciucciare, ricevere qualche goccia. Voglio soffocare con la bocca piena di cazzo e affogare nella sborra!
Non sarò l’unica moglie pompinara qui, ma spero comunque di avere tante risposte a questo annuncio, c’è bocca ingorda per tutti, credetemi. Anche i buchi di sotto, ma soprattutto quello di sopra, che non lo si attappa mai abbastanza e sempre chiede.
Di mio marito e dei pettegolezzi ormai non mi preoccupo più tanto. Basta un po’ di discrezione, qualche attenzione a tenersi lontani dai luoghi che frequenta lui; Agrigento è grande, facile tener nascoste le scappatelle. Stupitemi con i vostri cazzi duri pronti ad essere succhiati, vi aspetto in tanti, a… bocca aperta perche’ mi piace troppo il cazzo da succhiare!
