Alle sei di sera Tommaso stacca da lavoro. Ha una piccola merceria con Giuseppina detta Giusy ormai da quanto? Saranno diciotto anni ormai che lavorano insieme e mangiano insieme e insieme si coricano nello stesso letto.
Fanno una bella coppia, lo dicono tutti, ma sotto sotto Tommaso lo sa che sua moglie è più bella di lui. E’ di cinque anni più giovane, più energica, più forte. Insomma in fondo sono una coppia trasgressiva.
Ultimamente si è ritrovato a fissarla di nascosto mentre parla con i clienti maschi. Sono sempre pochi, ma ci sono, per lo più alla ricerca di qualcuno che gli sistemi una zip della giacca o dei jeans. In fin dei conti si e’ reso conto che sono una coppia trasgressiva.
Lo vede come li guarda, come passa le sue dita smaltate all’ultima moda sulle cerniere dei pantaloni stesi sul tavolo. Li guarda negli occhi, si bagna le labbra.
È bella lei, bionda, cosce grosse e tette che hanno iniziato i primi cedimenti ma ancora hanno i capezzoli rosa a spillo. La vede che quando è giorno di consegna di quei jeans lei si mette tutta in tiro. A volte persino i tacchi, sottili e corti che la fanno sembrare sempre sul punto di cascare sul sedere.
E poi si trucca, rossetto rosso ovviamente. All’inizio la guardava e covava della rabbia, poi inaspettatamente si è ritrovato a prenderselo in mano nello sgabuzzino con la scusa dell’inventario quando l’ha vista passare le dita bianche e lisce sulla zip di uno di quelli che porta la merce dall’est.
E lui la guardava sua moglie, e a lei piaceva, non sa come Tommaso si è ritrovato a pensare a lui che la montava tra i bottoni e a pensarci gli è venuto un cazzo così duro che si è andato a nascondere e se l’è strofinato finché non è venuto, una bomba. Un orgasmo così forte che l’aveva lasciato ad ansimare come quando a vent’anni si era sbattuto la Giusy per la prima volta nel bagno dei suoi, da dietro, guardandola nello specchio. Aveva cercato su internet, era uno preciso Tommaso, era un marito guardone, era un cuckold. Ne voleva ancora e voleva dimostrare che sono una coppia trasgressiva.
Era tornato il camionista, e lei aveva fatto la stessa scenetta di sempre, gli aveva detto di venire più tardi, a chiusura, l’aveva vista fremere tutta e aveva fatto finta di dover uscire, poi era rientrato dal retro.
Giusy stava lì tutta imbellettata sui suoi tacchetti e si vedeva che voleva e non poteva, lui, il camionista con le sue manine che gli scorrevano a “prendergli le misure”, “assicurarsi che tutto fosse a posto” stava diventando duro, si vedeva persino dai jeans, doveva averlo grosso come un palo, pensava Tommaso mentre si abbassava la zip. Ma lei niente.
Allora era uscito allo scoperto, Tommaso, aveva guardato negli occhi sua moglie che subito si era imbarazzata e l’aveva portata fuori dalla visuale del camionista. L’aveva presa per un fianco e le aveva detto “Fallo, voglio guardarvi” e le aveva messo la mano sul cazzo durissimo.
Lei era tornata dal camionista gli aveva sussurrato qualcosa all’orecchio e lui si era girato verso Tommaso. Poi lei l’orecchio gliel’aveva leccato, aveva chiuso la serranda e dentro si vedeva tutto a scacchi.
Gli aveva abbassato la zip e se l’era preso in bocca sporcando tutto di rossetto, Tommaso intanto guardava e si toccava, aveva un cazzo gigantesco quell’uomo, pensava e più lo pensava più non riusciva a smettere.
Il camionista aveva girato la moglie e le aveva abbassato le mutande, infilato le dita su per la fica e gliele aveva messe in bocca, lei era proprio una moglie vogliosa, le aveva leccate come fosse il gelato più buono del mondo.
Lui con quelle dita bagnate le era passato davanti, tra le cosce e lei aveva lanciato un gemito, gliela stava toccando da davanti e ancora non entrava, con quelle dita enormi le stava titillando il clitoride e le piccole labbra e lei gemeva e non riusciva neanche ad aprire gli occhi.
Poi era entrato, e l’aveva montata sul bancone come immaginava Tommaso. E non la mollava neanche con le dita, godeva come Tommaso proprio non era mai riuscito. Si era stesa con le tette sul bancone e sbavava per quanto godeva. Lui le aveva mollato la passera e le aveva afferrato il seno che era uscito fuori come di gomma arrossato dal bancone.
Tommaso non ce l’aveva proprio fatta più, era esploso, si sentiva esplodere, e dopo poco era venuta anche lei con quelle dita grosse e il cazzo ancora più grosso e lui le aveva sborrato tra le cosce.
Poi il camionista era tornato al lavoro. Giusy e Tommaso avevano chiuso la saracinesca, e Tommaso già pensava che su un sito per mariti guardoni si parlava di incontri car sex. C’era un bel parcheggio nei paraggi, vicino a una fabbrica di matite, a Giusy l’idea sarebbe piaciuta sicuramente. Allora se sei un vero bull contatta questa fantastica coppia trasgressiva.
Di dove siete, mi piacerebbe trombarti tua moglie, sono un bul attivo di 55 anni di Torino
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